La redazione di greenme.it dedica un approfondimento al nostro progetto GrabTree
Una foresta della memoria, con piante e alberi per ricordare chi non c’è più. Uno spazio dove passeggiare, pedalare, coltivare orti urbani e frutteti, mangiare o prendere un caffè, leggere, chiacchierare, fare sport o far giocare i bambini. Non un camposanto tradizionale fatto di tombe, loculi ed edilizia funeraria, ma un parco urbano che andrà a riqualificare gli spazi abbandonati.
“I AM A TREE è un progetto di forestazione urbana che chiama in gioco lo spazio dedicato al culto dei morti immaginando, in un futuro non troppo lontano, che ognuno di noi possa andare a trovare chi ci ha lasciato, in un parco invece che in un cimitero. È un progetto per ogni grande città dove la carenza di spazio, la qualità dell’aria, la salute dei cittadini, insieme al diffondersi della cremazione, impongo di ripensare ai luoghi della tradizione attraverso un nuovo linguaggio architettonico e paesaggistico: a Roma siamo riusciti a unire il GRAB, che si candida a essere la più bella ciclovia al mondo, a un’area di 60 ettari dove convivono orti urbani, frutteti e vigneti insieme ad un parco archeologico e a sette boschi sacri”, spiega Consuelo Fabriani, architetto paesaggista e titolare dello studio A3Paesaggio che ha ideato il progetto I AM A TREE –.
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