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La cremazione

La cremazione

Se l’architettura ha da sempre riconosciuto all’uomo e alle sue proporzioni la forza per la definizione dello spazio, la cremazione annulla definitivamente questo legame e offre una risposta adeguata alle urgenze ambientali, e a chi non si riconosce più nel monumentalismo del passato

Quello della cremazione è uno dei più antichi e diffusi riti funebri della storia dell’umanità che trovò larga applicazione nelle civiltà mediterranee, Greci ed Etruschi la consideravano un atto di purificazione e di liberazione dello spirito riservato alle persone illustri, e nel mondo romano questo rito era un'esclusiva delle classi nobili che potevano permettersi le sontuose cerimonie funebri e la pira di legni preziosi irrorati di balsamo. 

 

Oggi, la scelta della cremazione è motivata principalmente dalla crescente limitatezza degli spazi vitali, che rende difficile l'espansione dei cimiteri. Queste ragioni si affiancano all'impegno ambientale verso il pianeta, la dignità personale e l'autonomia di pensiero.

Grafico a barre

Il trend della cremazione in Italia

2010

13,08%

2015

21,18%

2022

36,43%

La cremazione, rappresenta la scelta comune in molte regioni d'Italia e in particolar modo al Nord per la maggior disponibilità di impianti crematori. Tuttavia la sua diffusione cresce costantemente anche nelle aree del Centro e del Sud, spinta da limitazioni nel numero di posti feretro e dalla convenienza economica complessiva dei funerali.

Nel corso del 2022, l'Italia ha registrato o stimato un totale di 305.901 cremazioni, effettuate in 91 impianti.

Questo posiziona il nostro Paese al quarto posto in Europa per il numero di cremazioni eseguite, superato solo da Gran Bretagna, Germania e Francia.

Fonte: SEFIT Utilitalia

I perché della cremazione, una pratica in costante crescita

La preferenza per la cremazione, oltre a risolvere le sfide logistiche e economiche legate alla gestione dei defunti, riflette un cambiamento culturale che si sta affermando in modo sempre più diffuso nella società italiana.

  • Ragioni ambientali, civili, filosofiche, estetiche

  • Rifiuto del cimitero, dei riti e degli obblighi ad esso connessi, della superficie da essi occupata

  • Aspirazione a un ideale ritorno al “ciclo della natura” attraverso la dispersione delle ceneri

  • Libertà di scelta sulla destinazione ultima dei propri resti

  • Facilità di trasporto

  • Desiderio di un ultimo definitivo segno d’affetto (farsi disperdere in un luogo legato a cari ricordi) o estetico (luoghi di grande bellezza naturale o di suggestione storica)

  • Si vuole diversità anche nella morte e dopo di essa

 

 Fonte: https://socremmilano.it/la-cremazione/

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