top of page
Ambiente e Società
Nel nostro Paese la popolazione invecchia. La quota degli ultraottantenni è quasi raddoppiata tra il 2001 e il 2020 e, nel 2022, la cremazione è stata la scelta preferita dal 36,4% degli italiani. Alla luce di questi dati, diventa cruciale non solo valutare l'impronta ecologica basata sui nostri comportamenti in vita, ma prendere in considerazione anche le implicazioni ambientali legate al fine vita, e all’uso dello spazio tradizionalmente dedicato al culto dei morti.
La creazione di un parco della memoria, dove viene offerta la possibilità di piantare un albero al posto di una lapide, abbraccia un approccio ecologico alla sepoltura delle ceneri e integra una popolazione sempre più diversificata per cultura e religione.
Sappiamo inoltre che il contatto con la natura ha assunto un valore terapeutico ben codificato dal punto di vista scientifico, e un termine molto rappresentativo è stato appositamente coniato: forest therapy, o forest medicine. Stare in ambienti naturali ha quindi un effetto benefico sul fisico e sulla mente, diminuisce ansia e depressione e, nel nostro caso, aiuta a mitigare il dolore del lutto, anche grazie a quelle azioni istintive e terapeutiche che spesso coinvolgono i dolenti inclini a prendersi cura del proprio albero.
bottom of page